Empoli e il Volo del Ciuco

volo del ciuco collegiata empoli

“O studiar con impegno ed esser uomini o in Empoli volar pel Corpus Domini”

Questi sono giorni di grande attesa a Empoli. Manca poco infatti alla manifestazione che tutti gli empolesi conoscono fin da bambini: la festa del Volo del Ciuco.

A partire dal 1340 in piazza Farinata degli Uberti (detta famigliarmente Piazza dei Leoni) si svolge da secoli questa tradizionale festa, che coinvolge l’intera città toscana. Nel giorno del Corpus Domini un asinello vivo veniva issato sul campanile della Collegiata, poi veniva fatto “volare” sulla piazza stracolma di gente in festa, scendendo veloce fino al loggiato del Palazzo Ghibellino, dove la povera bestia finiva la sua corsa schiantandosi contro una delle colonne. Da come volava si facevano anche presagi e previsioni sull’andamento dei raccolti nei campi.

Dopo l’Unità d’Italia, nel 1861, il volo dell’animale vivo venne proibito per legge; oggi il ciuchino fortunatamente è di cartapesta, ma non per questo la festa viene meno sentita dagli empolesi.

Prima del Volo, per ricordare l’origine medievale della festa, oltre duecento figuranti dei Castelli di Empoli, Monterappoli e Pontorme, sfileranno in sontuosi abiti per le vie del centro storico, accompagnati dai tamburini della Compagnia di Sant’Andrea, dai tamburi storici di Carmignano e dai musici e sbandieratori di Cerreto Guidi.

Ma perché veniva fatto volare? Gli eventi tramandati raccontano che la Silvera, colonnella dei sanminiatesi, al messaggero empolese che intimava la resa risposte “Rispondi pure ai tuoi gran generali che se non hanno altri moccoli che questi andranno a letto al buio, gli asin pria volar di posta si vedranno pel ciel, che la forte città coi suoi paesi cada in poter giammai degli empolesi”  Gli empolesi escogitarono allora uno strattagemma, raggrupparono tutte le capre e le pecore del contado e dopo averle radunate nella valle ad ognuna fu appeso un lumino al collo e alle corna. Di notte il capitano Cantino Cantini si presentò sotto le mura di San Miniato con duemila fanti empolesi a chiedere la resa della città: “Son Cantino della Valle con mill’omini alle spalle, e se questi un son bastanti, laggiù ce n’è altrettanti“. Lanciato lo sguardo nella valle si vedeva un brulichio di migliaia di lumini che si muovevano verso San Miniato. La resa fu immediata e furono aperte le porte della città agli empolesi che lo conquistarono senza colpo ferire. Quando le pecore si avvicinarono e fu scoperto l’inganno fu troppo tardi, i samminiatesi erano stati disarmati.

Il feudatario di San Miniato che si era arreso venne invitato ad Empoli “dove avrebbe visto gli empolesi far volare anche lo ciuco per il cielo di Empoli“. Infatti, per commemorare la grande vittoria, i Senatori di Empoli ordinarono che il giorno seguente si facesse festa e che dal campanile un asino doveva volar per confermare le parole degli sconfitti.

A organizzare il Volo e il Corteo Storico nonché la Cena Medievale c’è la Compagnia di Sant’Andrea, impegnata da anni, insieme all’amministrazione comunale, a dare nuova vita al centro storico di Empoli, che si sta trasformando in uno dei centri più vivi e vivibili della Toscana.

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Per ricordare i novecento anni dalla nascita della città di Empoli, il ‘Volo del ciuco’ si svolgerà quest’anno in notturna, sabato 22 giugno 2019. Nel 1119, per la prima volta, la città di Empoli appare come una fortificazione costruita intorno alla chiesa di Sant’Andrea. All’interno di questa rievocazione storica non poteva mancare il ‘Volo del ciuco’, che ci richiama all’arguzia e alla furbizia con le quali gli empolesi vinsero i rivali di sempre della città di San Miniato.

Sarà un’intera serata di festa, con spettacoli dal vivo di musica medievale e celtica. Saranno aperti tutti i negozi. Ci sarà un concorso fotografico nazionale a premi, seguito da una mostra. 

Si ringrazia per le foto La Compagnia di Sant’Andrea, per informazioni visita il sito ufficiale del Volo del Ciuco

Il sabato precedente al Volo del Ciuco le celebrazioni inizieranno con una sontuosa cena medievale,  che si svolgerà nel suggestivo e unico scenario dell’ex Convento degli Agostiniani, e oltre a cibi medievali sarà accompagnata da uno spettacolo di saltimbanchi, mangiafuoco e musicanti.

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